MAGGIO 2018 PAG. 57 - L’innovazione di Melcal per il settore off-shore
Offrire dispositivi di sollevamento per il settore marino e offshore che possano operare in qualsiasi situazione e luogo, anche i più estremi. Questa è la Mission di Melcal, azienda della provincia di Trapani, che ha sviluppato una serie di gru installate su icebreaker e multipurpose vessel che operano tra la Russia e la Norvegia e che sono progettate per affrontare anche condizioni proibitive.
Tra le ultime soluzioni, la gru MelcaL JL1300AHC con portata massima di 6 tonnellate ad una distanza di 30 metri, certificata dal Russian Maritime Register of Shipping (RMRS) e che integra il sistema Active Heave Compensation (AHC) progettato insieme a Bosch Rexroth per compensare il movimento verticale del carico della gru in subsea con onde equivalenti ad un’altezza d’onda di 3m. Il software di compensazione e regolazione di forza in modalità Constant Tension (CT) sono stati realizzati da Bosch Rexroth e implementati su piattaforma Bodas.
Sono inoltre garantiti tutti i requirement previsti dalle normative offshore come l’Automatic Overload Protection System (AOPS) sistema automatico a protezione del superamento del carico che interviene rilasciando la fune evitando danni alle strutture o all’imbarcazione e il Manual Overload Protection System (MOPS) sistema a protezione del superamento del carico che viene azionato manualmente anche in caso di problemi all’impianto di automazione.
Tre sono le JL1300AHC realizzate da MELCAL e installate su altrettante navi rompighiaccio costruite da Arctech Helsinki Shipyard e che operano per la shipping company russa Sovcomflot nella regione di Sakhalin in Russia. Le gru sono realizzate con acciaio speciale e componenti adeguati per resistere alle forti variazioni di temperatura, con punte minime fino a -40°C. Nello specifico le gru trasferiranno carichi a supporto delle operazioni di offshore drilling nei siti di produzione oil&gas di Sakhalin.
In un contesto come quello dell’offshore, la collaborazione tra Melcal e Bosch Rexroth è stata di grande importanza per realizzare soluzioni che garantissero gli alti requisiti richiesti dal settore. Una partnership che ha permesso all’azienda di migliorare la sua competitività e a Bosch Rexroth di incrementare ulteriormente la sua competenza nella produzione di attrezzature marine.
La partnership tra le due aziende si è concretizzata sin dalla fondazione di Melcal, avvenuta nel 2009. Da allora l’azienda è stata protagonista di una costante crescita sul mercato e ha saputo rinnovarsi nel corso degli anni, allineando sempre più la propria offerta alle esigenze del settore, facendo leva sulle proprie competenze in termini di progettazione, produzione e realizzazione di dispositivi di sollevamento, e ampliando la parte dedicata ai servizi e all’assistenza pre e post vendita.
Grazie al successo ottenuto, Melcal ha anche saputo internazionalizzarsi aprendo nuovi stabilimenti in Europa, ponendo attenzione alle esigenze dei diversi mercati: nel 2015 ha inaugurato una nuova sede specializzata in service in Olanda, nel 2014 ha dato vita a un’azienda che si occupa di rental di attrezzature in Scozia e nel 2017, in Norvegia, ha aperto un branch office legato al settore oil&gas e pesca.
Una strategia globale e locale allo stesso tempo, che coniuga servizi tailor made sulle necessità dei clienti offrendo al contempo prossimità geografica. In poco meno di 10 anni l’azienda si è sviluppata tanto da competere con le principali aziende del settore e servendo clienti internazionali come ENI, SAIPEM, KEPPEL, IHC, STX France, e altri.
Tra i progetti più importanti realizzati da MELCAL con il contributo di Bosch Rexroth, anche la gru MELCAL JL750AHC, che opera a bordo del subsea multipurpose vessel M/S Elektron di Statnett Transport, battente bandiera Norvegese. La gru ha una portata cargo di 25 tonnellate e la quantità di fune nel tamburo dell’argano principale è di 1.050 metri, necessari per la movimentazione e il deposito di carichi sott’acqua. Il sistema AHC permette di compensare un’altezza d’onda pari a 2m, garantendo stabilità del carico durante le operazioni di sollevamento sopra e soprattutto sotto il livello del mare.
Marzio Budian