Marzo 2018 Pag. 48 - La svolta di Italia e Svizzera sull’asse ferroviario logistico
Traforo del Ceneri, nel dicembre 2020 e Terzo Valico nel
2021, mentre si accendono i riflettori sul progetto del treno Milano-Lugano (22
minuti e un effetto choc sul Pil). Firma di un atto di collaborazione economica
fra Genova e Lugano.
Le indicazioni emerse dal convegno tenutosi Lugano, presso
la sede del Lac, hanno confermato che i tempi sono maturi per un netto cambio
di rotta nell’assetto dei trasporti continentali sull’asse Nord-Sud e quindi
per i porti di Genova e Savona.
Lo ha colto il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale
del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, che non ha solo ribadito i
tempi delle nuove infrastrutture nei porti di Genova e Savona, per investimenti
complessivi pubblici e privati (comprensivi della nuova diga) che supereranno i
2 miliardi, ma ha illustrato un piano dettagliato di recupero di efficienza nel
trasporto merci, che traguarda convogli di 750 metri di lunghezza, del tutto
concorrenziali con i porti del Nord Europa dal punto di vista tariffario.
E ciò collima con l’accelerazione in atto per il
completamento dell’asse ferroviario-logistico fra
Genova-Milano-Lugano-Zurigo-Strasburgo e la sua trasformazione in un
moltiplicatore di Pil e occupazione nelle aree, in primis del Nord Ovest
italiano, attraversate.
È questo il segnale scaturito, forte e chiaro, dall’incontro
svoltosi oggi a Lugano organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale di Genova
e Savona. Incontro che ha svelato le tappe concrete di questa accelerazione
destinata a provocare una vera e propria rivoluzione derivante dal taglio
drastico dei tempi di percorrenza dei treni, ma anche un effetto indotto
travolgente sul Pil.
E non casualmente il convegno è stato patrocinato
dall’Ambasciata di Svizzera in Italia e dall’Ambasciata d’Italia in Svizzera, con
una partecipazione al convegno a Lugano che ha fornito la migliore
testimonianza di un preciso interesse anche delle aziende svizzere a tornare a
sperimentare l’efficienza del sistema portuale ligure.
Paolo Signorini ha sottolineato che “esistono già ora tutte
le possibilità per recuperare competitività attraverso il costante
efficientamento in atto dei servizi portuali e l’indispensabile recupero di
concorrenzialità del trasporto su ferro che non possono prescindere, come
emerso a più voci dal convegno, dall’entrata in funzione delle nuove
infrastrutture sull’asse Mediterraneo-Reno.
Signorini ha individuato in due asset le chiavi del successo
futuro di Genova e Savona.
Da un lato, gli investimenti in nuove infrastrutture
portuali che consentiranno l’attracco delle grandi navi portacontainer e che,
includendo anche lo spostamento e quindi la creazione della nuova diga, si
concentreranno sul bacino di ponente del porto con investimenti complessivi che
supereranno – come sottolineato dal Presidente – i due miliardi.
Dall’altro la svolta infrastrutturale ferroviaria e una
governance efficiente delle nuove infrastrutture.
Il commissario europeo per il Corridoio Reno-Alpi, Pawel
Wojciechowski, ha sottolineato come questo corridoio rappresenti una priorità
assoluta per l’Europa.
In sostanza i fattori trainanti di questa rivoluzione,
evidenziati nell’incontro sono:
1) accelerazione nei lavori di costruzione del Terzo Valico
fra Genova e Milano, che renderà possibile uno spostamento massiccio da strada
a rotaia anche del traffico merci in container. La nuova linea ferroviaria è
confermata per l’entrata in esercizio nel 2021, in contemporanea con
l’operatività dei nuovi terminal container di Genova e Savona che potranno
generare un traffico di oltre 5 milioni di teu. I tempi di percorrenza dei
treni passeggeri Genova-Milano potranno scendere a 45 minuti con un effetto di
totale integrazione fra le due città;
2) completamento ed entrata in servizio nello stesso anno
del Traforo del Monte Ceneri fra Lugano e il Gottardo che abbatterà a partire
da dicembre 2010 i tempi di percorrenza fra Lugano e Zurigo a un’ora e 45
minuti;
3) approvazione definitiva e avvio dei lavori del tratto di
collegamento ferroviario veloce fra Lugano e Milano, con abbattimento a 22
minuti dei tempi di percorrenza, e con completamento via Seregno dell’intero
Corridoio Genova-Nord Europa. Costo dell’opera, 12 miliardi in project finance,
con studio di fattibilità finale oggi all’esame della Bei.
La conferma di un deciso impegno, sia di Italia che di
Svizzera sul completamento di questo asse è stata fornita a Lugano anche
dall’annuncio congiunto dei sindaci Bucci e Borradori di un Patto di
collaborazione fra Genova e Lugano e dalla scelta, inusuale e senza precedenti,
di Genova come sede, nell’aprile del 2019, del Forum bilaterale fra Italia e
Svizzera che accenderà i riflettori su una percorrenza ferroviaria, oggi
fantascientifica, ma destinata a diventare realtà di poco più di un’ora fra
Genova e Lugano.
Ha concluso i lavori il presidente della Regione
Liguria, Giovanni Toti, che ha ribadito come “il sistema portuale ligure sia il
più importante e quindi un asset fondamentale per l’intera Europa”. I porti
liguri sono pedina fondamentale dello sviluppo dell’intero continente.
Carolina Sinnopoli