Marzo 2018 Pag. 40 - Piattaforma informatica per carri ferroviari intelligenti
Rendere più flessibile il trasporto ferroviario
attraverso l’informatizzazione. È il progetto rivoluzionario, presentato al
recente Green Logistic Expo, cui sta lavorando Co.El.Da. Software, azienda
calabrese leader nella fornitura di servizi informativi alle AdSP, in
collaborazione con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Obiettivo della ricerca è l’abbattimento dei costi nella
gestione operativa dei convogli ferroviari attraverso l’uso di “carri
intelligenti”. “Il trasporto su ferro, in linea generale, è caratterizzato da
costi più bassi rispetto alla gomma solo sulle lunghe percorrenze. E questo
perché – spiega Antonio Lucisano, Amministratore della società – è fortemente
penalizzato dall’incidenza delle operazioni di composizione e scomposizione dei
convogli. La nostra idea è trasformare il carro in un soggetto attivo del
processo attraverso l’integrazione in una piattaforma informatica”.
La soluzione prospettata da Co.El.Da. si basa sul dialogo
tra quattro sistemi informatici (Centrale, Stazione, Locomotore, Carro) e punta
al superamento del concetto di “convogli bloccati”. “Nella nuova visione –
continua Lucisano – non è più l’offerta pianificata di convogli a condizionare
la domanda ma è la domanda degli operatori della logistica a generare la richiesta
di composizione degli stessi. Si può partire, ad esempio, da uno o due carri e
aggiungere in successione, lungo il percorso, quelli restanti”. Un concept
imperniato sulla movimentazione autonoma del singolo elemento rotabile che
abbatte i costi attraverso l’ottimizzazione delle linee e l’aumento del loro
coefficiente di utilizzo.
Ad oggi la società ha già progettato e realizzato il
software di controllo e gestione dei sistemi di motorizzazione, alimentazione,
frenatura, sensoristica e composizione/scomposizione automatica. È stato
elaborato inoltre un programma capace di interfacciarsi con i sistemi di
localizzazione Gps e di tradurre la disposizione dei binari e le funzionalitÃ
operative in mappe concettuali: in questo modo è possibile determinare
percorsi, instradare i carri da una posizione all’altra, sia in stazione sia
lungo la rete, e tenere sotto controllo la segnaletica.
A caratterizzare il “carro intelligente” è l’hardware
provvisto di microprocessore che ne costituisce il cervello. Un dispositivo che
controlla la movimentazione del veicolo, interagendo con la piattaforma
telematica e rilevando ostacoli con telecamere e radar a lungo e corto raggio e
la presenza di persone attraverso sensori di rilevamento termici. Sviluppato
anche un sistema meccanico che permette l’aggangio / sgancio in automatico e il
caricamento frontale di semirimorchi tramite rampe.
“L’impianto – sottolinea Lucisano – è interfacciato con le
attuali dotazioni della rete italiana ed è ideale per funzionare anche su
quelle piccole stazioni in cui tenere un locomotore risulterebbe troppo
dispendioso. In questo modo si potrebbero reintegrare nella rete i vecchi scali
che verrebbero a configurarsi come punti di raccolta”.
La sperimentazione in atto presso lo scalo di S. Ferdinando
(porto di Gioia Tauro) grazie alla collaborazione con RFI e Corap (Consorzio
Regionale per lo Sviluppo della Attività produttive) invoglia a continuare su
questa strada: “Abbiamo simulato una serie di spostamenti all’interno della
linea ferroviaria con un carro tradizionale opportunamente adattato. A questo
punto siamo pronti per la fase di industrializzazione del progetto. Con il
giusto appoggio da parte di investitori istituzionali o privati saremmo pronti
in meno di anno”.
Giovanni Grande