Marzo 2018 Pag. 4 - Brevi dall'Italia
Nasce il
Paternariato per la logistica e i trasporti
In attuazione a quanto previsto dalla Legge di Bilancio
2018 il ministro Delrio ha firmato il decreto che l’organismo per le attivitÃ
di proposta, studio, monitoraggio e consulenza al MIT nella definizione degli
interventi strategici nel settore logistico e dei trasporti. Luogo di
definizione delle politiche infrastrutturali aperto al contributo dei ministeri
competenti e delle associazioni di categoria, il Partenariato sarà articolato
in Tavoli specifici di approfondimento con particolare attenzione a temi come
la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Presieduto dal ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti sarà costituito dai Capi Dipartimento del Mit,
il Presidente del Comitato centrale per l’Albo nazionale degli
autotrasportatori, un rappresentante del Comando generale delle Capitanerie di
porto e della Struttura tecnica di missione del Mit. A livello istituzionale,
previsto il coinvolgimento di Interno, Economia e Finanze, Ambiente e tutela
del territorio e del mare, Lavoro e politiche sociali, Sviluppo economico, il
Dipartimento politiche europee, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e la Conferenza
Stato-Regioni. Faranno parte, inoltre, del tavolo, rappresentanti delle
associazioni di categoria della logistica e dei trasporti associate alle
Confederazioni presenti nel Cnel. L’organismo sarà integrato da un
rappresentante dell’Aiscat, di Assoporti, di Assoaeroporti, di Uir, di Rfi e di
Anas e di Uirnet. Le funzioni di segretariato tecnico della struttura sono
svolte dalla società Ram Logistica, Infrastrutture e Trasporti. I lavori del
nuovo organismo verranno presentati al Parlamento attraverso una relazione
annuale sullo stato della logistica e dei trasporti del Paese.
Uso del Gnl in
ambito portuale, ne discuterà un tavolo interassociativo
Le principali associazioni di categoria degli armatori e
del settore del gas naturale liquefatto, coordinate da Assoporti, metteranno a
disposizione le loro specifiche competenze per l’utilizzo del Gnl nei porti
italiani. È quanto prevede un protocollo di collaborazione siglato presso il
MIT per lo studio approfondito di tipo strategico, giuridico-amministrativo, di
indirizzo, di formazione del personale in materia. Attraverso specifici gruppi
di lavoro saranno affrontati gli aspetti legati all’uso del Gnl, individuato
dalla direttiva europea DAFI tra i carburanti alternativi su cui puntare per
una riduzione delle emissioni inquinanti nel settore del trasporto. Assoporti,
oltre a fornire il supporto tecnico e know-how, si farà carico di trasferire,
sia in sede di Partenariato della logistica e dei trasporti che in Conferenza
nazionale di coordinamento delle AdSP, i temi e le proposte che saranno
avanzate dal tavolo. Hanno aderito all’accordo, oltre Assoporti, Federchimica/Assogasliquidi,
Assocostieri, Confitarma e AssArmatori.
700 milioni per il
Cluster intermodale dell’Emilia Romagna
Nuove opere e adeguamenti delle infrastrutture e
dell’accessibilità ferroviaria per un investimento complessivo di 700 milioni
di opere. Con l’Accordo per la crescita del sistema intermodale regionale
2018-20, firmato a Bologna dai vertici della Regione e dei principali hub
logistici pubblici e privati operanti sul territorio, prende forma il Cluster
intermodale dell’Emilia Romagna. L’obiettivo è “fare squadra”, sviluppando
trasporti a basso impatto ambientale, aumentando il trasferimento delle merci
dalla gomma al ferro, favorendo, attraverso la valorizzazione del sistema dei
punti intermodali, la competitività di un’economia che colloca già la logistica
al primo posto per dinamica di crescita dell’occupazione (oltre 10mila imprese
per più di 77.300 occupati e un fatturato di 12,3 miliardi). Vari i settori di
collaborazione previsti dall’intesa tra cui l’avvio di percorsi formativi
multilivello, sia per profili professionali tecnico-manageriali (Hub manager),
specializzati in particolare nell’attrazione di traffici internazionali, sia di
taglio più operativo, sia per formare figure tecniche specialistiche legate
all’esercizio ferroviario (Terminal manager); lo sviluppo di azioni di
marketing e promozione di tutto il sistema in Europa; progetti per migliorare i
servizi esistenti e l’accessibilità ferroviaria dei nodi intermodali.
Campania,
investimenti fino a 150 milioni per i porti regionali
La Regione Campania investirà circa 66 milioni per
interventi sui porti di competenza che saranno incrementati da ulteriori 80
milioni previsti dal CIPE, per un totale di circa 150 milioni. Sarà la
Direzione Generale per la Mobilità a disciplinare i rapporti con ciascun
comune, dando priorità ai progetti relativi a manutenzione, sicurezza e
dragaggio. “Ulteriori risorse – comunica Palazzo S. Lucia – saranno individuate
e successivamente destinate a coprire tutti i fabbisogni esposti dai 49 porti
regionali, coprendo le necessità di tutti i progetti che saranno individuati
attraverso un bando, in cui sarà data priorità agli interventi cantierabili”.
Venezia e Chioggia
entrano in MEDPorts
L’AdSP dell’Adriatico settentrionale (Venezia e Chioggia)
ha aderito a MEDPorts Association, organizzazione che riunisce gli enti
portuali euro-mediterranei al fine di coordinare strategie comuni per lo
sviluppo di traffici intra-bacino e con l’Estremo Oriente. Tra gli obiettivi di
MEDPorts la creazione di corridoi logistici stabili e competitivi,
l’individuazione di nuove rotte marittime, la creazione di una comunitÃ
economica in grado di rispondere in modo efficiente alle nuove sfide del
commercio internazionale. “I porti del Mediterraneo, che si trovano a Sud
dell’Europa e a Nord dell’Africa, oggi costituiscono delle piatteforme
logistiche chiave in funzione del posizionamento geografico, una sorta di
passaggio obbligato da e per l’Asia, a patto però che siano efficienti,” spiega
il presidente dell’AdSP, Pino musolino. “Poter creare strategie comuni e unire
le nostre forze per raggiungere questo risultato è dunque fondamentale per il
nostro scalo che è già stato identificato quale terminale prioritario della
nuova Via della Seta. Davanti a ingenti investimenti promessi dalla Cina i
porti del Mediterraneo possono, anzi devono, riuscire prima a fare squadra per
capire quali sono le nostre esigenze di sviluppo e potenziamento
infrastrutturale e poi valutare quali di queste possano essere realizzate in
collaborazione con la Cina o realizzate internamente e messe a disposizione dei
grandi player internazionali”.
Iganzio Messina
torna a Napoli
La Ignazio Messina lascerà il porto di Salerno entro la
prossima estate per ritornare a Napoli. La compagnia aveva abbandonato le
banchine partenopee nel 2013, dopo circa 90 anni di frequentazione
ininterrotta, adducendo la necessità di “ridurre i tempi di attesa e di
ricercare infrastrutture più adeguate” nonché, più concretamente, per sottrarsi
agli alti costi operativi dello scalo. L’operazione non giunge inaspettata
considerato che MSC, gruppo che controlla il principale terminal container del
porto di Napoli (Conateco), ha acquisito l’anno scorso il 49% della societÃ
ligure, oltre la proprietà della maggioranza delle sue navi. Da questo punto di
vista l’iniziativa rientra nella strategia di integrazione verticale dei
servizi perseguita negli ultimi anni dai grandi player marittimi.
AdSP Tirreno
Centrale, investigatori privati per il recupero delle concessioni
Un’agenzia di investigazione per facilitare il recupero
dei crediti da parte dei piccoli debitori. È la scelta fatta dall’AdSP del Mar
Tirreno Centrale per recuperare “informazioni relative alla residenza,
domicilio e consistenza del patrimonio” dei soggetti concessionari
“irreperibili” che vantano debiti per canoni concessori, diritti di security e
di approdo. L’obiettivo è quello di giungere ad una valutazione “preliminare
della consistenza del patrimonio del debitore” onde attivare le procedure di
pignoramento “fruttuoso”. Il sevizio partirà in via sperimentale su un elenco
di dieci nominativi per verificare l’efficacia dell’azione. Dalla fine del 2016
l’ammontare dei crediti complessivi dell’ente si è praticamente dimezzato
arrivando toccando la cifra di circa 6,5 milioni.
Tar Piemonte,
logistica e autotrasporto escluse dai contributi all’ART
Il TAR del Piemonte ha stabilito che il trasporto merci
su strada e i servizi logistici e accessori ai settori dei trasporti non sono
regolati dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART). Pertanto, in
coerenza con la sentenza n.69/2017 della Corte Costituzionale, non devono
versare il relativo contributo per il funzionamento dell’Authority. La sentenza
è stata emessa a seguito del ricorso avviato da Confetra assieme alle
associazioni aderenti Fedespedi, Fedit, Assologistica, nonché Anita e
Confcooperative. Ricordando che il contributo ART è annuale e che per gli anni
interessati dal ricorso (2015 e 2016) l’importo richiesto al settore è stato
pari a circa 11 milioni di euro, Nereo Marcucci, presidente di Confertra ha
sottolineato come “sia la Corte Costituzionale che il giudice amministrativo
hanno messo un punto fermo stabilendo che solo chi è stato effettivamente
regolato è chiamato a pagare”. Si apre ora la partita per i contributi
richiesti per gli anni 2017 e 2018 contro i quali è stato presentato un
ulteriore ricorso. “Ci auguriamo che questa importante pronuncia - conferma il
Segretario Generale di Anita, Giuseppina della Pepa – convinca l’Authority a
non richiedere più il contributo al settore, che si aggiungerebbe a quello che
già le imprese versano all’Albo, all’Antitrust e in molti casi anche all’Agcom.
Tutti costi che incidono sui bilanci aziendali e rappresentano una delle tante
voci che contribuiscono ad accrescere il gap competitivo con le imprese
straniere”.
Quattro gru
elettriche per Interporto di Padova
Sono
state inaugurate le quattro nuove gru elettriche dell’Interporto di Padova che
raddoppieranno la produttività nella movimentazione container. Le due coppie di
gru saranno impiegate “a scavalco” di tre e quattro binari del fascio collegato
alla stazione RFI dell’interporto. Le manovre vengono effettuate da Mercitalia
Shunting & Terminal, ex Serfer, facente parte del gruppo Mercitalia