Marzo 2018 Pag. 30 - Notizie brevi Via della Seta
Concentrato di pomodoro, nasce l’asse Xinjiang – Napoli?
L’oro rosso fa il suo
ingresso nella nuova Via della Seta. Uno dei più ingenti carichi di pomodoro
cinese mai giunto in Italia è stato realizzato con partenza dalla regione dello
Xinjiang e destinazione Napoli. Partito da Urumqi, il millesimo treno merci dall’avvio
delle operazioni di collegamento intermodale con l’Europa che vede protagonista
la provincia più occidentale della Cina è stato gestito dalla Xinjiang Xintie
International Logistics Company: 25 i giorni di viaggio in meno, rispetto alla
tradizionale rotta marittima, per un risparmio sui costi del 20%, queste le
cifre indicate dal Ceo dell’impresa, Nan Jun. I 44 container, contenenti anche
materiale elettronico e meccanico, hanno viaggiato su ferrovia con destinazione
porto di Kuryk sul mar Caspio per essere trasferiti via nave a Baku: da qui un
ulteriore spostamento su rotaia fino al porto di Poti sul Mar Nero dove hanno
intrapreso la rotta verso le banchine napoletane. In tutto 10.500 chilometri
attraverso Cina, Kazakhstan, Azerbaijan
e Georgia. Xinjiang Xintie International Logistics Company punta a chiudere
l’anno con 1.400 viaggi diretti in Europa e a replicare, qualora ce ne fossero
le condizioni, il collegamento su Napoli. Allo stato attuale le difficoltÃ
maggiori riguardano soprattutto le percentuali di riempimento sulla tratta
opposta: a fronte delle 311mila tonnellate di merci che nel 2016 hanno
viaggiato verso Ovest soltanto 200mila tonnellate hanno percorso la strada
inversa. Ciononostante sono ben 19 i servizi ferroviari attivati negli ultimi
due anni dalla regione dello Xinjiang che collegano 24 città lungo 17 paesi tra
l’Asia centrale e il vecchio continente. A livello globale, stando alle stime
di China Railway Express, nel 2017 sono stati effettuati più di 3.600 viaggi,
metà dei quali diretti in Germania.
Corridoio stradale in Asia centrale e smart road in Zhejiang
Una carovana di sette
camion partita da Andijan in Uzbekistan e diretta nella regione cinese dello
Xinjiang ha inaugurato un nuovo corridoio stradale in Asia centrale. Frutto di
un accordo Cina – Kirghizistan – Uzbekistan per lo sviluppo del trasporto
pesante su strada l’infrastruttura è lunga 950 chilometri e ridurrà di tempi di
trasferimento merci da otto a due giorni, compresi i controlli
transfrontalieri, con risparmio dei costi valutato tra i 200 e 300 dollari per
tonnellata. L’obiettivo fissato da Pechino per il 2018 è il transito lungo il
corridoio di almeno 100mila tonnellate di prodotti elettronici, agricoli,
pelli, tessile. Sullo stesso asse le ferrovie cinesi stanno spingendo per un
collegamento su rotaia che arrivi fino alla capitale Duschambe. Intanto, sempre
nel settore stradale, è stata presentata dalla autorità della regione orientale
di Zhejiang la prima “super-autostrada” cinese, con sei corsie per senso di marcia
e un limite di velocità di 120 chilometri orari, contro i 90 attualmente in
vigore. In via di realizzazione (l’annuncio per il completamento è fissato al
2022) sarà lunga 120 chilometri e integrerà tecnologie per la sicurezza, la
gestione del traffico e la riduzione dell’impatto ambientale. Tra i sistemi
previsti: energia fotovoltaica, ricarica per auto a propulsione elettrica,
impiantistica per le applicazioni di posizionamento e visibilità aumentata per
la guida autonoma.
Colombo Port City, un miliardo e mezzo per l’hub dell’Asia meridionale
Nella visione strategica
cinese lo Sri Lanka ricoprirà il ruolo fondamentale di nodo di cambio marittimo
con la sua posizione favorevole all’accesso ai mercati di consumo e alle
risorse energetiche del Sud-est asiatico, Medio Oriente, Africa ed Europa.
Nasce da queste considerazioni l’impegno di Pechino ad un ulteriore
finanziamento di un miliardo di dollari, nell’ambito del progetto per lo
sviluppo della città portuale di Colombo, per la costruzione di un nuovo
grattacielo all’interno del complesso International Financial City. L’obiettivo
è creare un’estensione del distretto centrale degli affari della capitale:
un’entità semi-autonoma in grado di operare sotto un diverso regime finanziario
e di investimento per il resto del paese. Con una proprietà ripartita tra il
governo di Colombo e China Harbour Engineering Company, l’idea di realizzare un
mega centro commerciale all’avanguardia affacciato sull’Oceano Indiano (con
immobili residenziali e commerciali, un centro espositivo, alberghi, strutture
per il tempo libero e il turismo, spazi pubblici verdi e un porto turistico)
viene considerata essenziale per attrarre ulteriori investimenti esteri e
consolidare lo status internazionale della città . Il finanziamento si aggiunge
al miliardo e mezzo già stanziato per l’adeguamento infrastrutturale (dragaggio
e bonifica dei siti) del porto commerciale. Previsti anche un collegamento con
la rete autostradale e una nuova tratta ferroviaria interurbana per
semplificare la connessione con le altre grandi città della regione.