Marzo 2018 Pag. 14 - Salerno verso i 500.000 teu scalo strategico per il Sud
Salerno Container Terminal
protagonista della costante crescita dei traffici
Il porto di Salerno viaggia verso il traguardo dei 500.000
teu trainato dalla crescita commerciale del Salerno Container Terminal, e si
conferma in modo sempre più evidente nel ruolo strategico di regional port al
servizio dell’industria e dell’economia locale, come evidenziato in particolare
dalla crescita nell’export agro-alimentare, ma anche come gateway globale per
il manifatturiero del Mezzogiorno.
Salerno Container Terminal ha contribuito in modo
determinante al successo commerciale del porto di Salerno, che ha archiviato il
2017 con un risultato di 454.000 teu (fonte AdSP Tirreno Centrale), registrando
una crescita del 17,1% , frutto fra l’altro di una brusca accelerazione nel
secondo semestre superiore al 23%. Per altro SCT già nel primo bimestre del
2018 registra una ulteriore crescita del 10%, rispetto allo stesso periodo
dello scorso anno, confermando la tendenza in atto.
Con una media di 25 toccate alla settimana, il terminal del
gruppo Gallozzi, viaggia in controtendenza nel panorama più complessivo della
portualità del Mezzogiorno e quindi punta, prospezioni commerciali alla mano,
ad una previsione di traffico del porto di Salerno destinata a superare il
tetto storico dei 500.000 teu. Nei primi giorni dell’anno il SCT ha aggiunto al
suo schedule un nuovo servizio diretto con cadenza settimanale di Hamburg Sud –
Maersk tra il porto di Salerno e gli scali marittimi caraibici dell’America
Centrale, che consentirà in 17 giorni di collegare i porti di Cartagena
(Colombia), Puerto Moin (Costa Rica) e Manzanillo (Panama), offrendo inoltre un
transit-time velocissimo con l’Hub di Algeciras, per connettere l’export di
Salerno con il net work globale della Linea.
Conclusa la prima fase di intervento ai fondali, con una
profondità di circa 13 metri per una lunghezza di 320 metri all’ormeggio, cui
seguirà una seconda fase - in dirittura di arrivo - con ulteriori
approfondimenti, entro l’anno saranno completati i lavori di allargamento della
imboccatura del porto, così da poter sfruttare appieno la possibilità di
ormeggiare navi di ben maggiori dimensioni alle banchine del terminal, lunghe
ciascuna 380 metri di lunghezza. Con una forza lavoro diretta di 220
dipendenti, Salerno Container Terminal si prepara a mettere in servizio nei
prossimi mesi la seconda gru di banchina Liebherr modello LHM 600 versione
speciale HR (High Rise, con torre cioè più alta di 12 metri), alta circa 51
metri con uno sbraccio lungo 60 metri, in grado di movimentare le più grandi
porta container in servizio sulle rotte della sua clientela. Una terza gru,
molto probabilmente ancora di maggiori dimensioni, è prevista entrare in
esercizio intorno alla fine dell’anno.
Parallelamente, entro quest’anno è previsto il raddoppio
delle aree di SCT2, l’inland terminal, posizionato all’uscita di Castel San
Giorgio sull’autostrada Salerno – Caserta - Roma, progettato come polmone del
terminal portuale, non casualmente nell’epicentro geografico del distretto
agro-alimentare, SCT2 è in grado di assicurare ulteriori margini di crescita
alle aree del porto.
Cosimo Brudetti