APRILE 2018 PAG. 57 - AirHelp: i passeggeri europei lasciano 5 mld di risarcimenti
Secondo un recente studio condotto da AirHelp, società che
ha aiutato oltre 5 milioni di passeggeri ad ottenere il rimborso per voli in
ritardo o cancellazioni, la normativa europea che tutela i diritti dei
passeggeri aerei non è ancora abbastanza conosciuta dai cittadini europei che
lasciano oltre 5 miliardi di euro nelle mani delle compagnie aeree. Il sondaggio
è stato condotto su circa 7 mila cittadini europei per verificare la
consapevolezza dei passeggeri aerei sui propri diritti: nonostante le direttive
esposte dalla normativa europea CE 261, l’85% della popolazione europea non è a
conoscenza delle pratiche di risarcimento che le compagnie aeree sono tenute a
rispettare.
I dati emersi dallo studio rivelano che c’è ancora molta
strada da dare per far sì che i passeggeri siano pienamente consapevoli dei
loro diritti. In Italia la situazione è similare al resto d’Europa: solo il 42%
degli italiani che hanno subito ritardi e/o cancellazioni dei voli presenta un
reclamo. Solo la metà degli aventi diritto a un rimborso, quindi, espone
effettivamente un reclamo, lasciando miliardi di euro di risarcimento nelle mani
delle compagnie aeree.
Secondo i dati di AirHelp, sono tre i motivi principali per
cui i passeggeri italiani non espongono reclamo: nel 45% dei casi si tratta di
una mancata conoscenza dei propri diritti, nel 42% dei casi per la convinzione
di non avere diritto ad un risarcimento. Questi dati evidenziano che il
regolamento CE 261, in vigore da ormai 14 anni, non è ancora abbastanza
conosciuto tra i cittadini italiani – ed europei – e che le compagnie aeree
continuano a sottovalutare le pratiche per attuarlo definitivamente.
Alla luce dei risultati di questo sondaggio, AirHelp ha
condotto un’indagine su quanti passeggeri italiani hanno diritto a rimborsi per
il periodo di Pasqua. Per molti italiani questo periodo è stato un’occasione
per prendersi una pausa e viaggiare, moltissime sono state le prenotazioni e il
traffico aereo è stato significativo. Nella settimana dal 28 marzo al 4 aprile
non sono mancati ritardi e cancellazioni: sono quasi 20 mila gli italiani che
hanno subito disagi e hanno diritto a un rimborso di oltre 5 milioni da parte
delle compagnie aeree. Quali sono stati gli aeroporti che hanno subito il
maggior numero di ritardi durante la settimana di Pasqua? Al primo posto
troviamo l’aeroporto di Fiumicino con voli che superano il milione e 800 mila
euro di rimborsi da parte delle compagnie aeree. Subito dopo l’aeroporto di
Milano Malpensa, con disagi per oltre 5000 passeggeri e rimborsi previsti di €
1,6 milioni. Al terzo posto si colloca l’aeroporto Guglielmo Marconi di
Bologna, le cui compagnie devono rimborsare più di 300 mila euro a oltre 1000
passeggeri. In fondo alla graduatoria l’aeroporto di Pisa, le cui compagnie
devono rispondere ai reclami di 400 passeggeri.
“La normativa europea
CE 261 che tutela i diritti dei viaggiatori è molto importante. Tuttavia, è
chiaro che i passeggeri aerei si sentono ancora impotenti nei confronti delle
compagnie aeree e molti perdono il risarcimento dovuto per non aver presentato
una richiesta di risarcimento” afferma Umberto Zola di AirHelp. “Ogni anno 13 milioni
di passeggeri lasciano oltre 5 miliardi di euro nelle mani delle compagnie
aeree che devono loro un risarcimento. I risultati del nostro sondaggio
evidenziano la necessità di aumentare la consapevolezza e la comprensione dei
diritti dei passeggeri del trasporto aereo. Per sopperire a questa necessitÃ
abbiamo creato AirHelp 5 anni fa e siamo decisi a continuare a lavorare
instancabilmente per aiutare i viaggiatori ad ottenere il giusto risarcimento e
a sostenerli lungo tutto il processo di reclamo”.
AirHelp è la più importante azienda a livello mondiale che
aiuta i passeggeri ad ottenere un rimborso per ritardi, cancellazioni e
overbooking. Dal suo lancio nel 2013, AirHelp ha aiutato più di cinque milioni
di persone a trattare le richieste di risarcimento per le compagnie aeree per
un valore di quasi 300 milioni di euro. La società ha sedi in tutto il mondo, è
disponibile in 30 paesi, offre supporto in 16 lingue e ha più di 500
dipendenti.
Paola Martino