APRILE 2018 PAG. 4 - Brevi dall'Italia
Antitrust, ammenda da 29 milioni per Cin e Moby
Un’ammenda da 29,2
milioni da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a Moby e
Compagnia Italiana di Navigazione per abuso di posizione dominante sulle
direttrici di trasporto merci tra Sardegna e Italia continentale, in violazione
dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Ue. È il risultato di un’indagine
secondo cui, a partire dal 2015, le società del Gruppo Onorato avrebbero posto
in essere una condotta anticoncorrenziale “da una parte, attraverso ingiustificate
ritorsioni e penalizzazioni, economiche e commerciali, nei confronti delle
imprese di logistica che si sono avvalse dei servizi dei concorrenti; dall’altra,
attraverso la concessione di vantaggi competitivi di varia natura alle imprese
rimaste leali a CIN e Moby, affinché queste ultime potessero sottrarre commesse
alle imprese di logistica divenute clienti degli armatori concorrenti dell’impresa
dominante”. Nata dalle segnalazioni delle società di logistica Trans Isole e
Nuova Logistica Lucianu e di una compagnia di trasporto marittimo, la Grimaldi Euromed, a cui poi si è unito Grendi
Trasporti Marittimi, l’istruttoria ha evidenziato che “la strategia è stata
messa in atto con lo scopo precipuo di nuocere alle imprese di logistica
‘traditrici’ e, per riflesso, di ostacolare o impedire l’accesso a nuovi
concorrenti ai mercati rilevanti”. Nella replica alla decisione il Gruppo
Onorato ha sottolineato di aver agito “sempre con correttezza, nell’esclusivo
interesse dei clienti e, laddove in essere, nel pieno rispetto dei contratti di
servizio. Siamo fiduciosi che, come già avvenuto in passato, la magistratura
amministrativa, cui ci rivolgeremo, annulli la decisione confermando la nostra
irreprensibilità ”.
Navigazione fluviale, inaugurata Conca di Isola Serafini
È stata inaugurata nel
Comune di Monticelli d’Ongina (Pc) la nuova conca di navigazione sul fiume Po
per superare lo sbarramento artificiale della centrale idroelettrica Enel di
Isola Serafini. Finanziata con 47 milioni di euro (di cui il 20% proveniente da
risorse europee) l’opera consentirà la libera navigazione del fiume in entrambe
le direzioni nel tratto compreso tra il mare Adriatico e Piacenza e oltre
l’Emilia-Romagna. Tenuta a battesimo con il primo passaggio della motonave
attrezzata Stradivari, l’infrastruttura, completata dopo 6 anni di lavori, avrÃ
un ruolo centrale per il rilancio delle attività turistiche e logistiche del
territorio. “Stiamo lavorando – ha confermato l’assessore regionale ai
Trasporti, Raffaele Donini – all’elaborazione di un piano per il Po, con
investimenti programmati nell’arco di 5 o 10 anni, che tenga unite le esigenze
di sicurezza idraulica del territorio con le prospettive di sviluppo della
navigazione commerciale e del turismo fluviale”. La nuova conca di navigazione
è l’unica in funzione sul Po e permette di superare un dislivello variabile tra
i 4 e i 13 metri, in funzione delle portate del fiume. È costituta da una vasca
di cemento armato lunga 115 metri e larga 12,5 e dotata di porte vinciane. Per
dimensioni e caratteristiche può consentire il transito anche di navi di grandi
dimensioni secondo la vigente classificazione europea (fino a 110 metri di
lunghezza, 11,5 di larghezza, pescaggio a pieno carico di 2,5 metri e portata
fino a 2.000 tonnellate, equivalente a 50 autotreni).
Nuove norme sulla pesatura dei container
Un decreto dirigenziale
con lo scopo di definire alcuni elementi essenziali per la pesatura dei
container è stato emanato dal Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia
Costiera. Le novità riguardano gli standard nazionali degli strumenti
utilizzati per le operazioni di determinazione del peso, le certificazioni
necessarie agli “shipper” (responsabili della pesatura), la possibile
tolleranza sulla eventuale differenza di peso tra quanto riportato dallo
shipping document e quanto accertato in sede di controllo. La norma si
inserisce nel quadro di modifiche alla Regola
VI/2 della Convenzione Internazionale per la Salvaguardia della Vita Umana in
Mare “SOLAS 74” entrate in vigore il 1 luglio 2016. In qualità di autoritÃ
competente per la sicurezza della navigazione il Corpo delle Capitanerie aveva
già approvato un primo decreto volto a fornire le istruzioni tecniche sullo
svolgimento delle operazioni. “Dopo un periodo transitorio e di accurata
sperimentazione – spiega una nota – si è giunti ad individuare in maniera
dettagliata, grazie all’attuale decreto e ad una articolata consultazione con
le altre amministrazioni interessate e con i diversi soggetti a vario titolo
coinvolti, tutti gli elementi tecnici per stabilire il reale peso del
contenitori e permettere a tutto il ciclo nave, dai terminalisti portuali al personale
di bordo, di operare garantendo produttività e sicurezza”.
Agenzia del lavoro porto di Triste, l’AdSP scende al 35%
La quota di
partecipazione dell’AdSP del Mare Adriatico Orientale nell’Agenzia per il
lavoro portuale di Trieste scenderà , come previsto dagli accordi con il MIT,
dall’attuale 51% al 35%. È quanto deliberato dal Cda dell’ALPT che ha
licenziato il suo primo anno di attività con ricavi pari a 7,48 milioni e una
riduzione nell’incidenza del costo del personale sui ricavi (dal 96,02% al
92,60%). Costituita in via sperimentale per stabilizzare il mercato del lavoro
portuale, l’Agenzia vedrà confermata, anche nel nuovo assetto, la presenza
maggioritaria nel Cda di rappresentanti dell’AdSP (tre componenti su cinque,
compreso il presidente) a garanzia della neutralità e della stabilità .
Sardegna, presentato il processo di digitalizzazione dei porti
Maggiore sicurezza in
ambito portuale, riduzione dei tempi delle operazioni in banchina, dei margini
di errore ed interconnessione con il trasporto locale. Ma anche più trasparenza
nel sistema trasportistico regionale sardo, attraverso un accesso libero ai dati
messi a disposizione dagli enti pubblici e dagli attori del sistema. Sono gli
obiettivi dei progetti CagliariPort 2020 e Opendata Sardegna, attraverso cui
l’AdSP del Mare di Sardegna ha avviato il processo di digitalizzazione della
portualità isolana. Con il primo, vincitore dell’avviso del MIUR “Smart Cities
and Communities and Social Innovation”, sono in fase di sperimentazione modelli,
tecnologie e strumenti per la gestione integrata del sistema logistico formato
dal porto e dal territorio attraverso l’avvio di un apposito tavolo tecnico.
Più articolato, invece, il progetto delle Regione Sardegna che punta alla creazione di “un sistema di dati aperti,
alimentato dagli enti pubblici secondo un modello di sussidiarietà orizzontale
e orientato all’aumento della trasparenza delle attività e dei servizi”. Una
sorta di “partecipazione civica in rete”, attraverso la quale, spiega l’AdSP sarda,
“i cittadini e gli operatori dei settori trasporti e del comparto produttivo
possono accedere ad una mole di dati utili all’organizzazione di attivitÃ
complesse, come un business plan aziendale o, semplicemente, per la
pianificazione di un viaggio o di una semplice trasferta”.
Nuovo pontile industriale per il porto di Milazzo
Inaugurato il cantiere
per la realizzazione di un nuovo pontile industriale presso il porto di Milazzo
(località Giammoro). Gli interventi consistono nella demolizione e rifacimento del cavalcavia esistente, nella
realizzazione del pontile di raccordo e nella costruzione della piattaforma di
attracco per uno sviluppo di 183,37 metri e una larghezza di 32,00 metri. Con
un impegno di spesa di 25 milioni di euro, l’obiettivo dell’opera è di creare
un’infrastruttura portuale efficiente a servizio dell’area industriale locale.
Con successivo appalto è prevista, lungo i due lati di accosto, la
realizzazione di binari per la movimentazione delle gru e, nella zona centrale,
di ulteriori due fasci ferroviari.
Autoproduzione, sindacati pronti
allo sciopero
“Riteniamo che l’autoproduzione possa essere autorizzata solo nei porti in
cui non è possibile avvalersi di lavoratori portuali, come definito dagli
accordi internazionali, e comunque limitatamente a singole toccate di navi che
devono essere dotate di mezzi adeguati alle operazioni da svolgere e che
abbiano personale esclusivamente dedicato all’esercizio di tali operazioni, non
fungibile, assunto con libretto di navigazione e aggiunto in sovrannumero
rispetto al personale previsto in tabella minima di sicurezza”. E’ quanto
ribadito da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in una lettera comune al MIT in
cui, denunciando una serie di episodi riguardanti vari porti italiani, si
indica “un disegno strategico in atto che ci vedrà contrari e pronti
eventualmente alla mobilitazione dei lavoratori portuali”. “L’utilizzo di lavoratori marittimi, compreso
il personale di macchina, non in possesso delle necessarie competenze per
effettuare le operazioni portuali – concludono i tre sindacati, rendendosi
disponibili ad un confronto preventivo – creerebbe un pesante squilibrio dell’organico
del porto e della sicurezza”.
Costituita FerCargo Rotabili
Si è costituita
nell’ambito della galassia FerCargo, l’associazione che riunisce le imprese
ferroviarie del settore merci indipendenti dal Gruppo FSI, Fercargo Rotabili,
compagine che riunisce costruttori, detentori, asset manager e manutentori di
rotabili ferroviari. La compongono: Bombardier, CZ Loko Italia, Imateq,
Locoitalia, Ma.Fer, Siemens, Tiberco, Vossloh. Obiettivo di FerCargo Rotabili,
oltre la rappresentanza sui tavoli istituzionali del comparto, è “l’efficientamento
e l’ammodernamento del materiale rotabile, al fine di contribuire allo sviluppo
organico e sostenibile del trasporto ferroviario merci”. Intanto, l’Assemblea
dei Soci di FerCargo ha annunciato il dato dei traffici 2017, in aumento
rispetto all’anno precedente. Un incremento del 7% che, sottolinea il
presidente Laguzzi, “ha provocato una crescita complessiva dell’intero comparto
di circa il 3% rispetto al 2016”. “Attualmente la quota di mercato nazionale
rappresentata dalle Imprese aderenti è del 45% (valore in treni-km). La quota
di mercato sul traffico internazionale rappresentata è invece del 65% (valore
in numero treni effettuati)”.