APRILE 2018 PAG. 38 - Soddisfazione per il primo Blue Economy Summit
Circa 2000 i partecipanti alla manifestazione che ha
catalizzato l’attenzione su Genova
e sulla risorsa mare gettando le basi per le prossime
edizioni
Sono state circa 2000 le persone tra relatori, addetti ai
lavori, studenti e cittadini coinvolte nella I edizione del Blue Economy
Summit, la manifestazione dedicata all’economia del mare promossa dal Comune di
Genova e dall’Associazione Genova Smart City, che, come ha sottolineato
Giancarlo Vinacci, assessore allo Sviluppo Economico “è stata determinante per
riaffermare quanto da pochi mesi si respira per le vie della città : l’enorme
voglia di rilancio, sostenuta da tutte le Istituzioni, e il desiderio di
riappropriazione e sviluppo delle eccellenze cittadine a favore delle nuove
generazioni e sostenuto dalle storiche aziende genovesi. In questi quattro
giorni si sono avvicendati sul palco, forieri di ritrovata credibilità ,
investitori, imprenditori e manager appartenenti alle migliori eccellenze,
italiane e non, attive nelle differenti filiere dell’Economia del Mare. Dagli
incontri sono emersi molti spunti che è nostra intenzione sviluppare e monitorare
con attenzione: dalle indicazioni di investitori come Cassa Depositi e Prestiti
o Reuben Brothers che desiderano rafforzare la propria presenza a Genova, alle
proposte del tavolo Marine Insurance che auspica l’istituzione di un nuovo polo
specialistico che restituisca a Genova lo smalto di un tempo e diffonda le
competenze specifiche ancor oggi riferimento mondiale. Ringrazio tutte le
personalità intervenute e in particolar modo gli assessori comunali e regionali
che con le loro relazioni e la loro presenza hanno contribuito a consolidare lo
“spirito di squadra” con cui quotidianamente si lavora per un obiettivo comune:
il rilancio della città !”
Particolare attenzione si è focalizzata sul maritime
tourism, fenomeno e comparto articolato che rappresenta un insieme di
vocazioni, attività , professionalità ed esperienze che possono arricchire i
territori che scelgono di investirvi. La crocieristica, la traghettistica, la
nautica, come tre vertici di in triangolo, pur mantenendo le proprie
peculiarità , dinamiche e dimensioni, possono e devono essere viste sempre più
attraverso ciò che hanno in comune. Riconoscendo e adottando una visione
trasversale nell’impostazione di piani strategici e nelle scelte di
investimento, puntando su una crescita delle molte professionalità coinvolte da
questo fenomeno, facendo fronte comune per valorizzare l’insieme più che le sue
componenti anche in chiave di promozione, un territorio può affermarsi come
maritime tourism destination e aumentare significativamente le complessive
ricadute economiche, occupazionali e sociali. Come ha evidenziato nel corso del
keynote Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, la Liguria, con la
sua morfologia, i suoi porti, la linea di costa, l’entroterra, con le sue
aziende e gli operatori, è stata capace di affermarsi e crescere tanto se si
tratta di nautica, di traghetti o di crociere. Ma lo spazio-opportunità è
ancora molto ampio se si scegliesse di valorizzare il maritime tourism nel
complesso, facendo leva su vantaggi competitivi comuni per crescere in
popolarità , conquistare più domanda, generare più ampie ricadute. Dello stesso
avviso è stato Massimo Brancaleoni, senior Vice President World Wide Sales di
Costa Crociere, che ha sottolineato l’importanza dell’unicità dell’esperienza
da proporre ai turisti delle crociere per trattenerli sul territorio che deve
essere supportata da una logistica efficiente, da un investimento in
promozione, da un adeguato storytelling e dall’utilizzo di piattaforme
digitali.
Una prima edizione che ha illustrato l’importanza
dell’economia del mare sul tessuto imprenditoriale di Genova e della Liguria,
creando consapevolezza di quanto rappresenti un’opportunità di sviluppo e
necessiti di una strategia a lungo termine che sostenga la crescita economica locale
e nazionale. I progetti per il prossimo anno sono stati già delineati e
guardano all’Europa e a un evento di profilo internazionale.
L'assessore allo sviluppo economico, Giancarlo Vinacci, ha
inoltre tracciato un primo bilancio: “Tra relatori e spettatori abbiamo
registrato circa 2 mila presenze che testimoniano la buona riuscita
dell'iniziativa”. Ma, oltre ai numeri, sono le idee emerse nel corso dei tre
giorni di dibatti e confronti che, guardando all'Europa, fanno ben sperare per
le edizioni future: “Stiamo lavorando con Università di Genova, Camera di
Commercio e Assagenti per creare un evento di respiro europeo dedicato alla
Blue Economy. Stiamo definendo, proprio a questo scopo, anche un accordo
commerciale con la Fiera di Barcellona, uno dei principali enti fieristici del
continente”.
Da lunedì 9 a giovedì 12 aprile scorso si sono avvicendati
sul palco, investitori, imprenditori e manager appartenenti alle migliori
eccellenze, italiane e non, attive nelle differenti filiere dell’Economia del
Mare.
Sulle strategie e i piani per "trattenere" il
turismo che viene dal mare e per il mare è intervenuta l'assessore al marketing
territoriale, cultura e politiche per i giovani Elisa Serafini: “L'economia del
mare - ha detto - è uno degli strumenti che utilizziamo per attrarre capitali,
investitori e visitatori a Genova. Abbiamo questa grande fortuna di poter
contare sul Mediterraneo, su una economia che si è sviluppata nei secoli e che
ha come perno e punto di riferimento il mare. Elementi sui quali Genova ha un
vantaggio importante, settori che portano un indotto molto importante in
termini economici, e genera un moltiplicatore sul territorio legato alle spese
che vengono fatte nel commercio, nella ristorazione e nelle strutture
alberghiere”.
Nel 2017 in Liguria sono transitati 2,3 milioni di
crocieristi per 830 "toccate" nave, mentre i passeggeri movimentati
dai traghetti a Genova e Savona sono stati rispettivamente 2 milioni e 366.000.
A questo va aggiunto l'impatto generato dall'attività degli yacht: lo scorso
anno il 25% di tutti gli accosti effettuati in Italia sono avvenuti in Liguria,
dove sono disponibili 1.375 posti barca per unità al di sopra dei 24 metri. Va
da sè che il porto di Genova ha bisogno di nuove banchine dedicate alle navi da
crociera, se vuole continuare a crescere in questo settore. Da qui l'esigenza
di stringere ancora maggiormente la collaborazione tra Autorità Portuale,
regione e Comune.
“L'obiettivo - ha detto il consigliere delegato
al Porto Francesco Maresca - è fare diventare la nostra città un modello da
seguire in Europa. Riteniamo che le potenzialità del porto di Genova, nel
turismo, nel commercio e nei traffici possa porsi all'avanguardia nei prossimi
anni”.
Francesco S. Salieri