APRILE 2018 PAG. 37 - Federazione del Mare Mario Mattioli presidente
Mario Mattioli è stato eletto all’unanimità per il prossimo
biennio presidente della Federazione del sistema marittimo italiano
(Federazione del Mare), l’organizzazione che riunisce il cluster nazionale
delle attività marittime. Vicepresidenti della Federazione sono stati nominati:
il presidente Assonave Vincenzo Petrone e i past-president di Federagenti
Umberto Masucci e di Ucina Anton Francesco Albertoni.
Presidente d’Onore della Federazione resta il past-president
Corrado Antonini, segretario generale Carlo Lombardi, vicesegretario generale
Marina Stella, cui si aggiungono Francesco Mariani e Laurence Martin.
Il nuovo presidente Mario Mattioli ha dichiarato: “Il
programma di lavoro che propongo è semplice e corrisponde alla considerazione
centrale da cui è nata la Federazione del Mare: favorire sempre di più la
rappresentanza unitaria del cluster marittimo presso il legislatore, il
governo, le amministrazioni, l'opinione pubblica, le altre realtà associative,
in Italia e all'estero, ed esaminare, approfondire e dibattere i temi generali
e particolari che rivestono un significato per la valorizzazione della
marineria italiana come fattore di sviluppo del Paese. Dobbiamo tornare a
considerarci un Paese marittimo, per poter affrontare le sfide che ci attendono
nei prossimi anni”. “E’ un interesse comune – ha aggiunto Mattioli – rispetto
al quale la Federazione resta aperta anche alle organizzazioni marittime che
non ne facciano parte o ne siano uscite”.
In questa fase di riflessione sull’assetto del Paese, i
rinnovati vertici della Federazione del Mare hanno tenuto a ribadire, con la
forza e l’unità di tutte le organizzazioni che la compongono, l'assoluta
necessità di ricreare un’efficace sede di coordinamento politico-amministrativo
dedicata alle attività marittime: ministero del Mare o dipartimento dedicato
della Presidenza del Consiglio, comunque una struttura che sappia leggere e
innovare la passata tradizione del ministero della Marina mercantile, oggi
ridotto ad un'unica direzione ministeriale, mettendo nuovamente a sistema la
gestione dell'intero cluster marittimo, i cui aspetti sono oggi dispersi tra
diverse Amministrazioni, con danni certi per lo sviluppo loro e
dell’Italia. A tal fine, i nuovi vertici
della Federazione si dichiarano pronti a incontrare tutte le forze politiche.
Successivamente, si è tenuto un incontro fra il Consiglio
della Federazione e il nuovo vertice operativo di ENMC (European Network of
Maritime Clusters), il presidente Arjen Uytendaal e il segretario generale
Olivier van Paasschen, i quali stanno avviando la loro azione incontrando gli
esponenti dei principali cluster marittimi europei per meglio definirne gli
interessi comuni, con il fine assicurare un maggior peso alla Blue Economy
anche a livello comunitario.
Costituita nel maggio 1994, La Federazione del mare riunisce
oggi gran parte delle organizzazioni del settore: AIDIM (diritto marittimo),
ANCIP (lavoro portuale), ANIA (assicurazione), ASSOPORTI (amministrazione
portuale), ASSONAVE (cantieristica navale), ASSORIMORCHIATORI (rimorchio
portuale), COLLEGIO CAPITANI (stato maggiore marittimo), CETENA (ricerca
navale), CONFITARMA (navigazione mercantile), FEDERAGENTI (agenzia e
intermediazione marittime), FEDEPILOTI (pilotaggio), FEDERPESCA (navigazione
peschereccia), FEDESPEDI (trasporti internazionali), INAIL/exIPSEMA (previdenza
marittima), RINA(certificazione e classificazione) e UCINA (nautica da
diporto). Le attività marittime annualmente producono beni e servizi per un
valore di 33 miliardi di Euro (2% del PIL), di cui 6,2 miliardi esportati, ed
acquistano presso le altre branche dell’economia forniture per 20 miliardi di
Euro, fornendo occupazione a 170 mila addetti direttamente e ad altri 310 mila
nelle attività manifatturiere e terziarie indotte.
ADC