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GEN 2018 PAG 50 51 - Cipe: 5,4 miliardi per opere con il piano operativo Mit



Con l’approvazione della Legge di Bilancio diversi provvedimenti relativi alle politiche del Ministro Graziano Delrio sono oramai effettivi. Di seguito quelli che più riguardano il settore infrastrutture.
Nuova disciplina dell’Imu dei porti - Si stabilisce l’esenzione dall’Imu di tutte le aree scoperte, magazzini e banchine destinati esclusivamente al trasporto delle merci e dei passeggeri, superando un annoso contenzioso ed una incertezza normativa tra gli operatori oltre ad una differenziazione dell’applicazione nelle diverse aree del paese. Il provvedimento dà certezza agli operatori nazionali e internazionali, in coerenza con i consistenti investimenti pubblici sull’accessibilità dei porti italiani.
Subentro aeroporti - Si stabilisce che gli investimenti dei gestori aeroportuali in attività commerciali, funzionali allo svolgimento delle attività del trasporto aereo, saranno inseriti nel valore di subentro spettante al gestore al termine della concessione, dando quindi un forte impulso agli investimenti privati nel potenziamento e la valorizzazione del patrimonio infrastrutturale aeroportuale.
Priorità per il rinnovo mezzi tpl più inquinanti - Per l’utilizzo dei 3,57 mld già disponibili per il rinnovo dei mezzi è data priorità nel rinnovo del materiale rotabile alle città metropolitane e ai comuni capoluogo con maggiori criticità ambientali, con una più rapida sostituzione in tali aeree degli autobus più obsoleti.
Fondo progettazione Enti locali - Finanziato per 30 milioni all’anno dal 2018 al 2030, per complessivi 390 milioni, il Fondo progettazione Enti locali, che consentirà di distribuire queste risorse agli enti locali per la progettazione definitiva ed esecutiva di messa in sicurezza di infrastrutture ed edifici pubblici. In questo modo si costituirà un parco di buoni progetti pronti per essere finanziati, sopperendo alla carenza di progettazione efficace che impedisce o rallenta la realizzazione degli investimenti pubblici.
Con 36 miliardi e 280 milioni per il nuovo Fondo Investimenti, cui il Ministero chiederà di attingere per oltre 20 miliardi, potranno essere finanziati il contratto di programma Rfi, nuovi investimenti stradali, dighe, ciclovie turistiche, barriere architettoniche, metropolitane, lotta all’abusivismo, nuovo materiale rotabile, nuovi investimenti nei  porti, idrovie e in altri programmi e infrastrutture.
È stato inoltre approvato, su proposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’Addendum al Piano Operativo Infrastrutture, relativo alla Programmazione 2014-2020 del Fondo Sviluppo e Coesione. Gli interventi sono stati individuati dopo un percorso di confronto e condivisione con le Regioni e con i Concessionari delle reti di infrastrutture stradali e ferroviarie coordinato dal MIT. Sono previsti interventi e programmi per la logistica e i trasporti per 5.461,51 milioni. Gli interventi finanziati a valere sul FSC sono stati individuati sulla base di obiettivi specifici:
• potenziamento della modalità ferroviaria e il miglioramento del servizio passeggeri, in termini di qualità e tempi di percorrenza, e di trasporto delle merci, concentrandosi prioritariamente, a livello nazionale, sul completamento della rete centrale europea, a partire dai collegamenti alla rete TEN-T dei principali nodi urbani e produttivi;
• miglioramento della rete stradale, attraverso il completamento della rete stradale centrale, in particolare nelle aree maggiormente congestionate, il rafforzamento delle connessioni dei nodi secondari  alla rete TEN-T;
• riduzione del congestionamento urbano e metropolitano, attraverso il potenziamento delle reti metropolitane più popolate ed il miglioramento della mobilità multimodale regionale, favorendo l’integrazione modale, i collegamenti multimodali, la mobilità sostenibile in aree urbane e l’accessibilità da e per i nodi urbani. Rientra in questo obiettivo anche il rinnovo del materiale rotabile per il Trasporto Pubblico Locale.
• maggiore sicurezza dell’infrastruttura, con particolare riguardo alla manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di infrastrutture ferroviarie e stradali.
Gli interventi sono localizzati per l’80% della spesa nel Mezzogiorno e 20% nel Centro-nord, secondo le modalità previste dal FSC.
L’impegno prioritario per gli investimenti ferroviari viene sulle direttrici ordinarie da velocizzare per aumentare i livelli di connettività ed accessibilità delle regioni non direttamente connesse al sistema AV (principalmente quelle del Mezzogiorno), con l’obiettivo di consentire tempi di accesso alla Capitale e ai principali nodi urbani, da tutte le altre principali aree urbane del paese, non superiori a quelli oggi garantiti, per distanze analoghe, dal sistema AV tradizionale.
Tra  gli interventi ferroviari:
- il completamento dell’AVR sulla direttrice Napoli – Bari,
- la velocizzazione della direttrice Adriatica,
- la velocizzazione della Tirrenica sud,
- il nuovo collegamento Catania – Palermo nell’ambito della Direttrice Napoli – Palermo.
Città metropolitane e trasporto rapido di massa: 720,28 milioni
Importanti sono gli investimenti per incentivare quanto più possibile il consolidarsi, in ambito delle principali aree metropolitane, di un sistema integrato di trasporti rapidi di massa, cioè sistemi metropolitani, sistemi tranviari e servizi ferroviari urbani interconnessi Tra gli interventi:
- per Napoli, il completamento della linea 1, l’estensione della linea 6, il miglioramento dei sistemi tecnologici delle linee esistenti,
- per Cagliari il potenziamento della rete tranviaria,
- per Messina il rinnovo e upgrading infrastrutturale della rete tranviaria,
- per Catania l’estensione della Circumetnea.
Messa in sicurezza del patrimonio: 259,08 milioni
Sono previsti interventi di adeguamento e messa in sicurezza del patrimonio stradale relativo a reti pericolose o a rischio idraulico.
Altri interventi e sistema portuale: 296,70 milioni
Tra gli altri interventi sono previste in particolare opere relative al sistema portuale, sono stati individuati alcuni interventi per i quali sussiste la necessità di finanziamenti residui, tra i quali:
- la camionale di Bari, opera attesa da anni che si rivelerebbe essenziale anche per il miglioramento della qualità della circolazione in tutte le aree oggi coinvolte dal transito dei mezzi pesanti diretti verso il porto,
- il miglioramento dell’accessibilità marittima e la valorizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente, con riferimento particolare alle interconnessioni con le ZES (zone economiche speciali), per alcuni dei porti principali del Mezzogiorno;
- la valorizzazione dei porti che garantiscono la continuità territoriale con le isole campane.
Quadro complessivo delle risorse per Infrastrutture e Trasporti:
Interventi stradali, 1.717,50 Mln Euro
Interventi nel settore ferroviario, 2.011,50 Mln Euro
Interventi per il trasporto urbano e metropolitano, 720,28 Mln Euro
Messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale esistente 259,08 Mln Euro
Altri interventi 296,70 Mln Euro
Rinnovo  materiale Trasporto Pubblico Locale – Piano Sicurezza ferroviaria, 456,45 Mln Euro
TOTALE Infrastrutture 5.461,51 Mln Euro
Sandro Minardo

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