GEN 2018 PAG 43 - Il porto di Salerno continua a crescere
Traffico contenitori 2017: +13% rispetto al 2016.
Movimentazione Sct SpA +18%.
Il porto di Salerno conclude il 2017 con un incremento del
traffico contenitori che si stima intorno al +13% (tra 420.000 e 430.000 teus -
secondo le prime valutazioni – rispetto ai 380.000 teus del 2016). All’interno
di questo perimetro statistico Sct SpA (Gruppo Gallozzi) ha movimentato nel
2017 circa l’80% delle merci in contenitori lavorate nello scalo salernitano,
attestando il proprio trend anno su anno al +18%. Sono dati che confermano il
trend strutturale con il segno più in atto e che - se inseriti nella
prospettiva previsionale relativa al 2018 - lasciano presagire per i prossimi
12 mesi ulteriori margini di miglioramento.
“Di fronte a questo quadro basato sui numeri – sottolinea
Agostino Gallozzi, presidente di Sct SpA – siamo convinti che il porto di
Salerno sia sulla strada giusta per continuare a competere con successo, come,
peraltro, confermato dai grandi top player dello shipping internazionale che
hanno scelto nel 2017 il nostro scalo per implementare nuove linee e
collegamenti con le principali destinazioni commerciali del mondo: due nuovi
servizi settimanali per gli Stati Uniti, un terzo nuovo servizio settimanale
per il Nord Europa, potenziamento dei collegamenti con Cina ed Estremo Oriente,
Sud America, Canada, Medio Oriente, Africa e Mediterraneo. Il livello di
affidabilità , efficienza e di convenienza economica raggiunto dalla realtÃ
portuale salernitana è tale da avere consentito politiche commerciali espansive
anche in un periodo, ormai alle spalle, caratterizzato da un ciclo negativo,
perché il successo ed il valore aggiunto di un porto si misura non solo in
termini statistico-quantitativi, ma innanzitutto in termini di
pluri-connettività competitiva, offerta alle aziende del territorio, rispetto
ai mercati globali.”
“Il cammino verso il gigantismo navale – continua Gallozzi –
rafforzato dalle fusioni e dalle grandi alleanze, già presenti e non a caso a
Salerno, è inarrestabile. Solo i porti in grado di ospitare all’oreggio navi di
più grandi dimensioni avranno la possibilità di crescere. Il porto di Salerno
si presenta pronto a questa sfida e nei prossimi anni potrà approfittare di
ogni opportunità che si presenterà sul mercato. La lunghezza delle navi di
nuova generazione è infatti compatibile con la lunghezza delle banchine del
porto di Salerno, che è di 380 metri. E, naturalmente, le progettualità giÃ
definite relative all’allargamento dell’imboccatura, all’approfondimento dei
fondali e alla realizzazione delle gallerie di collegamento con le arterie
stradali, rappresentano lo snodo determinante per consentire alla comunità di
imprese e di lavoratori del porto di Salerno di continuare a recitare un ruolo
di primo piano al servizio dell’economia del nostro territorio (ed anche in
confini molto più ampi), supportando in maniera sostanziale l’inserimento nei
mercati internazionali di un’ampia e significativa fetta delle industrie
manifatturiere e di trasformazione, del Salernitano e della Campania”.
“E’ appena il caso di ribadire la nostra convinzione –
conclude Gallozzi – che il pieno decollo dell’Autorità Portuale di Sistema
Tirreno Centrale possa rappresentare un punto di forza nell’ambito di questa
strategia, a patto che il 2018 sia l’anno della svolta per il miglioramento
della qualità infrastrutturale dello scalo e, nello stesso tempo, di una vasta
ed approfondita opera di potenziamento della qualità delle strutture interne,
con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a banchine, arterie
stradali, viabilità . Senza alcun dubbio, con la supervisione dell’AutoritÃ
Portuale e con il sempre valido e fondamentale supporto dell’Autorità Marittima
salernitana, fin da subito è necessario attivare un percorso con lavoratori ed
imprese, dal punto di vista dell’implementazione delle politiche della
formazione professionale e della sicurezza sul lavoro.”
Carolina Sinnopoli