GEN 2018 PAG 24 - Nasce un gigante: FS conferite azioni Anas
Completato l’iter per la nascita primo polo europeo integrato
di infrastrutture ferroviarie e stradali per abitanti serviti e investimenti
Conferite le azioni ANAS a FS Italiane: l’intera
partecipazione ANAS è stata trasferita dal Ministero dell’Economia e delle
Finanze (MEF) a FS Italiane a seguito del parere positivo dell’Autorità Garante
della Concorrenza e del Mercato (AGCM).
La sottoscrizione dell’aumento di capitale di 2,86 miliardi
di euro da parte del MEF completa l’iter per la nascita del primo polo
integrato di ferrovie e strade in Europa per abitanti serviti e investimenti. I
dettagli dell’operazione sono stati illustrati da Renato Mazzoncini
Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Italiane e Gianni Vittorio
Armani Presidente e Amministratore Delegato di ANAS.
ANAS va ad affiancarsi a Rete Ferroviaria Italiana e
Italferr, la controllata operativa in ambito nazionale e internazionale nella
progettazione e nell’ingegneria, e alle altre Società del Gruppo, fra cui
Trenitalia, Mercitalia e Busitalia, imprese di trasporto passeggeri e merci su
ferro e gomma.
Nella nuova configurazione, Ferrovie dello Stato Italiane
conta 81mila dipendenti, 108 miliardi di euro di investimenti nei prossimi
dieci anni e un capitale investito di circa 50 miliardi di euro. Oltre a maturare
nel 2018 un fatturato di 11,2 miliardi di euro e una capacità di investimento
di 8 miliardi.
Il Gruppo FS Italiane dispone ora di una rete
infrastrutturale, ferroviaria e stradale, di circa 44mila chilometri. I 2,3
miliardi di veicoli che percorrono annualmente 64,5 miliardi di km sulle strade
e autostrade in gestione ad ANAS vanno così a sommarsi al traffico gestito dal
Gruppo: circa 750 milioni di passeggeri all’anno su ferro (di cui 150
all’estero), 290 milioni su gomma (130 all’estero) e 50 milioni di tonnellate
merci.
Investimenti in Italia. Grazie al nuovo Contratto di
Programma 2016-2020 con lo Stato, ANAS gestirà in maniera più efficiente i
propri investimenti, con una riduzione dei costi di oltre il 3%, quantificabile
in 400 milioni in cinque anni. Inoltre, nell’arco di 3 anni potrà raddoppiare
la propria capacità di spesa, passando da 1,5 miliardi del 2017 ai 3 miliardi
previsti nel 2020, con effetti immediati e visibili sul risanamento dei
viadotti e delle gallerie, sulle pavimentazioni stradali e sulla qualità della
rete.
L’adozione di processi omogenei a quelli delle altre SocietÃ
del Gruppo favorirà il coordinamento delle attività progettuali e negoziali,
producendo da un lato risparmi per lo Stato e dall’altro un sensibile aumento
di cantieri aperti, con ricadute positive anche per il settore delle
costruzioni, per l’occupazione e per l’intera economia del Paese. Nel 2018 RFI
e Italferr prevedono di confermare il trend 2017, che aveva visto passare il
valore dei bandi di gara pubblicati dai 3,5 miliardi del 2016 a 7,5 miliardi.
ANAS, analogamente, nel 2018 passerà a 3 miliardi di euro dai 2 miliardi del
2017.
Uscita dal Perimetro della Pubblica Amministrazione. Con
l’ingresso nel Gruppo FS Italiane, ANAS inizia il percorso di uscita dalla PA
per raggiungere la dimensione di mercato e potrà , quindi, attuare
nell’immediato un piano che possa contemplare nuove assunzioni e realizzazione
di investimenti in modo più rapido ed efficiente, anche in autofinanziamento o
con il supporto finanziario del gruppo.
Attività all’estero.
I benefici dell’integrazione saranno immediatamente percepiti anche sui mercati
internazionali: il Gruppo potrà infatti presentarsi come soggetto in grado di
presidiare l’intera gamma degli interventi e dei servizi legati alle
infrastrutture di mobilità . Ciò si inserisce negli obiettivi di
internazionalizzazione del Piano industriale decennale del Gruppo che prevede
una crescita dei ricavi complessivi da attività estere dal 13% al 23%, passando
da un miliardo di euro a 4,2 miliardi nel 2026.
Stefania Vergani