feb 2018 pag 54 - Eni, sistema di supercalcolo più potente al mondo
AD Claudio Descalzi: "Un passo importante nel processo
di digitalizzazione di Eni"
Eni ha avviato presso la propria infrastruttura di
supercalcolo, situata nel Green Data Center di Ferrera Erbognone, il nuovo
supercalcolatore denominato HPC4, quadruplicando la potenza dell’intera
infrastruttura e rendendola la più potente al mondo a livello industriale.
HPC4 ha infatti una performance di picco pari a 18,6
Petaflop che, associata a quella del sistema di supercalcolo già operativo
(HPC3), porta l’intera infrastruttura a raggiungere una disponibilità di
potenza di picco pari 22,4 Petaflop, vale a dire 22,4 milioni di miliardi di
operazioni matematiche svolte in un secondo. Se si prendono a riferimento i
valori riportati nella classifica Top500 dei supercomputer più potenti al mondo
pubblicata a novembre dello scorso anno (la prossima verrà pubblicata a giugno
2018), il sistema di supercalcolo di Eni si collocherebbe tra i primi dieci al
mondo, primo tra i sistemi non-governativi e non-istituzionali.
Il Green Data Center di Eni è stato concepito come un'unica
infrastruttura IT per ospitare tutta l'architettura HPC e tutte le altre
applicazioni gestionali.
I supercalcolatori del Green Data Center (l’HPC3 e il nuovo
HPC4) forniscono un supporto strategico al processo di trasformazione digitale
di Eni lungo tutta la sua catena del valore, dalle fasi di esplorazione e
sviluppo dei giacimenti oil & gas, alla gestione dei ‘big data’ generati in
fase di operation da tutti gli asset produttivi (upstream, refining e chimici).
L’infrastruttura di calcolo di Eni funziona sulla base di un
unico ecosistema di algoritmi estremamente avanzato e complesso, creato,
sviluppato e di proprietà di Eni, e basato sull’esperienza e sul know how della
compagnia. HPC4, in particolare, consentirà per le attività upstream
l’esecuzione e l’evoluzione degli algoritmi dedicati all’imaging geofisico
tridimensionale, alla modellizzazione dei sistemi petroliferi, e
all’elaborazione di modelli sofisticati di simulazione di giacimento e di
ottimizzazione degli impianti produttivi.
L’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha
commentato: “Gli investimenti dedicati al potenziamento delle infrastrutture di
supercalcolo e allo sviluppo di algoritmi rappresentano una parte importante
del processo di trasformazione digitale di Eni. Possiamo elaborare e stoccare
enormi quantità di dati per l’imaging geofisico, la modellizzazione di sistemi
petroliferi e di giacimento e altresì utilizzare algoritmi predittivi e di
cognitive computing per tutte le nostre attività di business. Queste tecnologie
ci consentono da una lato di accelerare e rendere più efficiente e accurato
l’intero processo upstream, riducendo i rischi nella fase esplorativa e
guadagnando al contempo un notevole vantaggio tecnologico, ma anche di
aumentare il livello di affidabilità, integrità tecnica e continuità operativa
di tutti i nostri impianti, con benefici sia in termini di sicurezza che di
impatto ambientale. Per la nostra industria è sempre più vitale poter elaborare
una quantità di dati in continua crescita, garantendo risultati sempre più
accurati e in tempi rapidi: con HPC4 stiamo tracciando la strada dell’utilizzo
di supercalcolatori di potenza exascale nel mondo dell’energia, sistemi che
potrebbero rivoluzionare le modalità di gestione delle attività oil&gas. In
linea con il nostro impegno per la sostenibilità, HPC4 è stato sviluppato in
modo da ottenere il massimo livello di efficienza energetica. Inoltre, lo
stesso Green Data Center che già utilizza tecnologie innovative per ridurre al
minimo le emissioni di CO2 e i costi operativi”.
L’architettura del nuovo supercalcolatore HPC4 è stata
concepita con la stessa filosofia delle precedenti, tutte basate su una
tecnologia cluster ibrida.
HPC4 è fornito da Hewlett Packard Enterprise (HPE) ed è
costituito da 1.600 nodi HPE ProLiant DL380, ognuno costituito da 2 processori
Intel 24-core Skylake (per un totale di oltre 76,000 cores) e 2 acceleratori
GPU NVIDIA Tesla P100. I nodi sono connessi attraverso una rete ad alta
velocità EDR Infiniband. Il sistema HPC4 sarà affiancato da un sistema di
archiviazione di 15 Petabytes ad alte prestazioni.