feb 2018 pag 43 - Rfi e Adspmas, cura del ferro per porti di Venezia e Chioggia
Gruppo di lavoro congiunto per individuazione interventi nell’ambito
dei progetti di upgrading della rete a servizio del trasporto merci
E’ stato firmato l’8 febbraio scorso da Maurizio Gentile,
Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), e
Pino Musolino, Presidente dell’Autorità del Sistema Portuale del Mar Adriatico
Settentrionale, il protocollo d’intesa per il potenziamento infrastrutturale
dei due scali marittimi.
L’accordo sancisce l’istituzione di un gruppo di lavoro
congiunto che nei prossimi sei mesi individuerà gli interventi necessari
all’upgrading delle infrastrutture portuali, anche in relazione alla crescita
dei traffici già registrata e all’ulteriore sviluppo previsto, e al
miglioramento delle loro connessioni con la rete ferroviaria nazionale.
Prevista una prima fase di interventi, finalizzati
all’incremento del numero dei binari e all’adeguamento del modulo a 750 metri,
che consentiranno di aumentare la quota del traffico merci da e per il Porto di
Venezia, uno dei principali nodi della rete europea dei Core Corridor TEN-T.
Saranno valutati, inoltre, interventi per il ripristino del collegamento
ferroviario tra il porto di Chioggia e la rete nazionale.
La seconda fase di interventi prevede invece la
realizzazione di ulteriori nuovi collegamenti tra la rete portuale e quella
nazionale e il potenziamento del nodo di Venezia Mestre – Marghera Scalo.
Le merci transitate per il porto di Venezia intercettano due
dei principali Corridoi europei: quello Mediterraneo - che collega la Penisola
iberica al confine dell’Est europeo passando per la dorsale italiana Torino –
Trieste; e il Corridoio Baltico – Adriatico, che collega importanti porti
italiani, come quello di Venezia, all’Austria e ai mercati del Nord Europa.
“Questo tipo di interventi – ha dichiarato Maurizio Gentile,
Amministratore Delegato di RFI – rientra nella più ampia strategia di sviluppo
dell’intero sistema logistico del Paese, che ci vede impegnati con l’obiettivo
di incrementare il trasporto merci su ferro, attraverso il potenziamento della
rete ferroviaria nazionale, l'adeguamento agli standard internazionali, il
miglioramento della connettività dei porti con le altre infrastrutture di
interscambio, i valichi internazionali e le linee che fanno parte dei corridoi
TEN-T”.
“Questo accordo segna una pietra miliare nello sviluppo del
porto di Venezia e della nostra competitività a servizio del ricco entroterra e
i numerosi mercati di riferimento. Le connessioni ferroviarie del nostro porto
vanno infatti lette per la loro utilità non solo in chiave locale, ma verso
l’intero Sistema Paese e del suo tessuto produttivo e manifatturiero. La
domanda ferroviaria del nostro scalo nell’ultimo anno ha infatti registrato
numeri record a partire dal 2016 (5250 treni e 2,2 milioni di tonnellate pari a
un +25% in peso rispetto al 2015), confermando la crescita anche nel 2017
(+4,3% in peso rispetto al 2016 e +2,3% numero di treni rispetto al 2016).
Va ricordato che oggi sono già attivi alcuni importanti
servizi ferroviari che rendono il Terminal Autostrade del Mare di Fusina
totalmente intermodale e collegano la Grecia via Venezia con il Nord Europa
(Francoforte e Rostock); gli sviluppi pianificati oggi con RFI consentiranno
anche di contribuire all’implementazione di questo importante settore di
traffico che nel 2017 è cresciuto del 43% e si prevede possa registrare un
trend positivo anche nei prossimi anni.
L’accordo di oggi consentirà , infatti, di lavorare per
eliminare definitivamente quei colli di bottiglia sia per il Porto di Venezia,
ma anche per quello di Chioggia, dando nuovo impulso all’arrivo e all’inoltro
delle merci. Rafforzeremo i nostri scali rendendoli un pivot logistico a
servizio dell’economia del Paese, ma evitando al contempo sprechi di risorse
pubbliche perchè si è deciso di investire con lungimiranza su quelle tratte
ferroviarie che servono realmente allo sviluppo e alla competitività ”, ha
dichiarato il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico
Settentrionale Pino Musolino.
Stefania Vergani