GEN 2018 PAG 55 - Industria conciaria italiana l’export riparte – 4 mld/anno
La pelle italiana conferma la sua leadership globale.Oltre il
75% della produzione nazionale venduto all’estero
L’industria conciaria italiana, rappresentata da UNIC
(Unione Nazionale Industria Conciaria), sulla base dei dati ancora parziali
attualmente disponibili (primi 9 mesi), stima di chiudere il bilancio
complessivo 2017 con esportazioni in aumento del 9% in volume e dell’1% circa
in valore.
L'industria conciaria italiana impiega oltre 17.000 addetti
in circa 1.200 aziende, ha un fatturato annuo 5 miliardi di euro ed è
storicamente considerata leader mondiale per l'elevato sviluppo tecnologico e
qualitativo, lo spiccato impegno ambientale e la capacità innovativa in termini
di design stilistico.
Se confermata a fine anno, la crescita 2017 delle
esportazioni italiane di pelli conciate interrompe il trend lievemente negativo
che aveva caratterizzato i risultati 2015 e 2016. Una crescita internazionale
che dovrebbe tradursi in un leggero aumento della produzione totale in volume e
in una rassicurante stabilità in valore.
Tra le destinazioni d’uso, persistono il buon andamento
della domanda per interni auto e la sostanziale positività dell’arredamento. La
clientela moda lavora a macchia di leopardo: la pelletteria si conferma
generalmente più brillante della calzatura, con una persistente attenzione al
prezzo.
Tra i principali Paesi esteri di destinazione risulta significativa
la crescita dell’area cinese, tornata in positivo dopo due anni: +7%. Bene
Regno Unito (+7%) e Vietnam (+14%), mentre appaiono invariati i flussi verso
gli USA, dopo sette anni di continui incrementi. Nel contesto dell’Unione
Europea cresce la Francia, rallentano le altre principali nazioni e, a
dimostrazione di come sia cambiata la mappa della delocalizzazione
manifatturiera, diminuiscono le spedizioni verso Romania, Tunisia, Bulgaria e
Serbia, mentre crescono Albania, Repubblica Ceca e Ungheria.
L’andamento delle esportazioni rappresenta una conferma di
quanto il contributo dei mercati esteri risulti da tempo fortemente
maggioritario e abbia superato, negli ultimi anni, il 75% del totale della
produzione. Nel 1992 la quota era pari al 35%. La pelle made in Italy detiene
da tempo un primato di eccellenza riconosciuta a livello globale. Una
leadership forte e consolidata, costruita su qualità, innovazione tecnologica,
ricerca stilistica e sostenibilità. Fattori che si riflettono sul valore complessivo
della produzione e sul peso commerciale internazionale delle concerie italiane,
entrambi da molti anni al primo posto sia nel ranking europeo che in quello
globale. Le esportazioni raggiungono in media 125 Paesi ogni anno (dalla A di
Albania alla Z di Zimbabwe…), per un valore complessivo di circa 4 miliardi di
euro e (in base ai dati ONU-WTO) il 26% del commercio mondiale di pelli finite
ha origine italiana.
UNIC
Unione Nazionale Industria Conciaria è la più importante
associazione mondiale degli industriali conciari. Opera dal 1946 a tutela delle
aziende associate ed è rappresentativa di un settore strategico, componente
fondamentale del tessuto economico e manifatturiero italiano. Promuove gli
interessi della categoria, la rappresenta ad ogni livello, ne favorisce
l'innovazione, valorizza il suo ruolo sociale ed ambientale, costituisce
società commerciali funzionali al mercato settoriale. Aderisce a Confindustria,
alla Confederazione Europea dei Conciatori (Cotance) e al Consiglio
Internazionale dei Conciatori (ICT).