DIC 2017 PAG 10 - Sfide e opportunità per lo spedizioniere marittimo nell’era digitale (Roberto Alberti)
Parole d’ordine al giorno d’oggi: digitalizzazione, Big
Data, tecnologia Blockchain, Internet of Things. Cambiamenti epocali in arrivo,
ma anche opportunità, per chi non resta a guardare ma si organizza (ed adatta),
senza per questo perdere di vista quella che è la grande forza delle imprese di
spedizioni: l’importanza del fattore umano (e delle sue relazioni/interazioni).
In un settore, quello dei trasporti marittimi in
particolare, caratterizzato da acquisizioni e fusioni che hanno di fatto
portato ad un oligopolio da parte di tre grandi alleanze e che ha visto
l’improvviso proliferare di piattaforme informatiche e di “spedizionieri
virtuali”, il futuro potrebbe in effetti non sembrare roseo per l’impresa di
spedizioni “tradizionale”.
La realtà è che strumenti quali quelli che forniscono
quotazioni o prenotazioni automatiche sono comunque limitati, anche se
indiscutibilmente forniscono un serbatoio di dati, preziosi in ogni caso (per
poter fare analisi e previsioni, ad esempio). Alla domanda: “Possono algoritmi
ed intelligenze artificiali veramente sostituire il “fattore umano”
completamente?”, la mia risposta è: “No”.
Senz’altro la digitalizzazione, come qualsiasi evoluzione,
comporterà un cambiamento e verosimilmente la perdita di alcune funzioni da
parte dell’impresa di spedizioni, ma sono convinto che queste verranno
sostituite da altri servizi e da nuove opportunità. Molto semplicemente:
esperienza, conoscenza e consulenza sono tipiche della competenza di ogni
spedizioniere, in quanto soggetto abituato a relazionarsi e ad agire in tempi
rapidi per ovviare ai problemi quotidiani e a quelli che interrompono il flusso
delle merci, di qualunque natura siano (agenti atmosferici, ispezioni, ritardi,
overbooking, per citare i meno difficoltosi), fino ad arrivare a situazioni
estreme, quali il fallimento della compagnia marittima Hanjin. A questo
proposito voglio ricordare la nostra “discesa in campo”, come Federazione, per
aiutare le aziende associate in maniera concreta: Fedespedi è stata l’unica
realtà che abbia agito in maniera tempestiva ed efficace, evitando, ritengo,
molti più disagi, agli spedizionieri ed alla loro clientela.
Del resto, la nostra azione a favore degli associati si
concretizza, ogni giorno, in rappresentanza, monitoraggio, consulenza,
formazione: proprio recentemente, ad esempio, abbiamo organizzato un seminario
di approfondimento e confronto ai fini della corretta attivazione delle
procedure che si rendono necessarie allorquando viene dichiarato uno stato di
avaria generale, prendendo spunto dal caso MSC Daniela, collaborando con le
compagnie di assicurazioni. Ci siamo resi conto che procedure che per le
imprese di spedizioni sono “note”, non lo sono altrettanto per la clientela:
una comunicazione “in tempo reale” ed il più possibile esaustiva, cosa già
verificata l’anno scorso con il caso Hanjin, è importantissima.
Come Federazione, andremo avanti, anche nel 2018, nella
nostra operazione di sensibilizzazione e di affiancamento delle aziende in
relazione alla crescente digitalizzazione e automazione che prefigura un nuovo
salto tecnologico, riflettendo anche alle conseguenze sull’evoluzione del
lavoro, la sua organizzazione e sulla posizione della persona, il famoso
“fattore umano” di prima.
Per concludere questa divagazione e completare la mia
risposta: il nostro settore è ben posizionato per affrontare sfide e
trasformarle in opportunità; bisogna però che sappia adattarsi, come ha sempre
fatto, da sempre.
Roberto Alberti
Presidente Fedespedi