DIC 2017 PAG 64 - Tessile: 47 mila nuovi posti di lavoro entro il 2021
Assemblea dei Giovani Imprenditori di Sistema Italia dedicata
al ruolo della formazione per il settore
Sono più di 4.300 le aziende (dati 2016), con più di 165.000
lavoratori, del settore tessile che hanno scelto di puntare sulla formazione
continua per la propria crescita aziendale. Lo dimostrano i dati che sono stati
presentati da Fondimpresa, sulla base dei loro iscritti, nei giorni scorsi a
Milano nella sede di Borsa Italiana in occasione dell'Assemblea dei Giovani
Imprenditori di Sistema Moda Italia di Confindustria.
Secondo i dati dell'Osservatorio di Fondimpresa negli ultimi
3 anni di attività , la partecipazione ad attività formative di lavoratori di
aziende del settore tessile aderenti a Fondimpresa ha superato quota 62mila, in
oltre 4 mila aziende, con oltre più di 26 milioni di euro di finanziamenti,
realizzando oltre 1 milione di ore di formazione.
Gli interventi formativi si sono concentrati principalmente
su: tecniche di produzione, lingue, informatica, gestione aziendale,
amministrazione e marketing vendite. Un dato interessante è quello relativo
alla crescente attenzione alle tematiche formative legate a sostenibilità e
impatto ambientale.
Costituito nel 2003 da Confindustria, Cgil Cisl e Uil, conta
oggi oltre 182 mila aziende aderenti (per il 98,5% PMI), con 4,4 milioni di
lavoratori (per il 58% occupati in PMI).
Dal 2007 ha finanziato con 2,8 miliardi di euro la
formazione in decine di migliaia di imprese, per il 90% PMI. Sono stati
realizzati oltre 110.000 piani formativi, che hanno coinvolto oltre più di 2,9
milioni di lavoratori, alcuni anche più volte, per un totale che sfiora 5
milioni di partecipazioni.
Circa la metà di questi finanziamenti è stato dedicato (su
input del Fondo o su scelta diretta delle imprese) a corsi per la competitivitÃ
e l’innovazione.
“L’innovazione, in tutte le sue forme - dichiara il
presidente di Fondimpresa Bruno Scuotto - offre la grande possibilità di
recuperare produttività e competitività , e di valorizzare ulteriormente le
nostre eccellenze. Gli incentivi del Piano Calenda costituiscono un fattore
importante ma altrettanto importante è l’investimento sul capitale umano. Su
questo aspetto Fondimpresa ha anticipato i tempi, lanciando fin dal 2011 bandi
di finanziamento specifici per la formazione sull’innovazione e concentrandosi
sui temi dell’internazionalizzazione, parte integrante dei nostri bandi sulla
competitività . La metà dei finanziamenti (2,8 miliardi dal 2007) viene spesa in
corsi per rendere imprese e competenze più innovative e competitive.
Le aziende del settore tessile, emblema fiore all’occhiello
del made in Italy e sinonimo di eccellenza nel mondo, sono fortemente coinvolte
nella crescente necessità di rinnovamento. Fino a pochi anni fa, quanto era
inerente con le nuove tecnologie in particolare, e con l’innovazione in
generale, riguardava solo alcuni settori, mentre oggi interessa anche la
piccola e piccolissima impresa o il produttore artigianale. Il capo fatto
interamente a mano verrà venduto più facilmente dall’altra parte del mondo se
veicolato da marketing mirato, se supportato da una piattaforma informatica in grado
di farlo acquistare on line o di delineare a distanza modifiche su misura, se
reso più economico da processi produttivi e organizzativi in grado di
ottimizzare risorse.”
“Come associazione - dichiara il Presidente del Gruppo
Giovani Imprenditori di Sistema Moda Italia Alessandra Guffanti - dobbiamo
rivolgerci alle giovani generazioni e mostrare loro le opportunitÃ
occupazionali e di crescita professionale offerte dall’industria del tessile. È
un tema strategico per le nostre imprese e per i nostri distretti. Ogni
imprenditore poi deve potenziare la formazione permanente propria e dei propri
collaboratori per affrontare le sfide sempre nuove e più complesse dei mercati.
Education e sinergia tra tutti gli attori che operano nel
settore della moda rappresentano la priorità per il futuro del Made in Italy e
l'alternanza scuola lavoro rappresenta un'occasione nuova e di dialogo tra
imprese e territori.
La formazione nel tessile è l’elemento fondante del Made in
Italy. Ci attende una sfida importante. Secondo l’ufficio studi gli studi di
Unioncamere entro il 2021 il settore avrà un fabbisogno previsto di lavoratori
di più di 47 mila persone, quasi il 10 per cento degli addetti del settore. Le
nostre aziende avranno bisogno di più di 3 mila e duecento laureati e di più di
16 mila diplomati e in quest’ottica è fondamentale che imprese e mondo della
formazione dialoghino di più e creino offerte formative adeguate ai fabbisogni
reali del mercato.
Lo strumento dei Fondi, con casi virtuosi come Fondimpresa,
ha finalmente avvicinato la formazione alle imprese. È vero che ancora tanti
imprenditori devono capire che la formazione è un investimento indispensabile,
ma molti, negli ultimi anni, hanno destinato grandi risorse a questo aspetto formazione perché avevano finalmente la
possibilità di farla in modo davvero utile, legato allo sviluppo e funzionale
ai ritmi organizzativi aziendali.”
Fabbisogno di
personale per l’industria tessile abbigliamento moda
(Rielaborazione Ufficio Studi Sistema Moda Italia su Fonti:
Istat, Indagine Excelsior, Unioncamere)
Addetti complessivi
2016 495.000
Lavoratori in uscita 2017-2021 49.280
Fabbisogno previsto 2017-2021: 47.330
Di cui:
- Nord-est 23,7%
- Nord-ovest 28,8%
- Centro 32,0%
- Sud e isole 15,5%
Di cui
- Laureati
3.230 (6,8%)
- Diplomati
16.340 (34,5%)