DIC 2017 PAG 60 -.Unica regia per realizzare l’area Flegreo-Domitia
Il porto turistico di Castel
Volturno-Pinetamare per 1300 barche, servizi infrastrutturali per il
rimessaggio delle imbarcazioni, strutture ricettive, residenze e, soprattutto, il
risanamento ambientale e paesaggistico di una zona tra le più degradate della
Campania e dell’Italia. Arriva il masterplan di idee e progetti per far
rinascere ai fini economici e turistici l’area Flegreo-Domitia con un ventaglio
di progetti per un valore di circa un miliardo di euro tra investimenti
pubblici e privati. Un territorio che si estende da Pozzuoli, Bacoli e Monte di
Procida, in provincia di Napoli, fino a Cellole (Baia Domizia), ai confini del
litorale laziale; una striscia di terra di 740 chilometri quadrati di grande
interesse paesaggistico, culturale e turistico, adesso però contrassegnata
dall’incuria, dal degrado, dall’abusivismo e da attività illegali e criminose. Uno
sviluppo che si vuole rendere possibile grazie alla realizzazione di nuove
infrastrutture e servizi di base, del porto turistico di Castelvolturno - Villaggio
Coppola. In poche parole, di un piano di riqualificazione residenziale, ambientale
e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e naturale. Un piano che sarà
reso appetibile agli investitori privati, nazionali e stranieri, che potranno
costruire nuove residenze ed impianti turistici. L’obiettivo è fare del
litorale una nuova Rimini, come ha
più volte affermato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Per adesso
c’è il protocollo d’intesa che la Regione ha siglato con i comuni della costa
campana interessati alla rinascita del litorale Domizio - Flegreo per un piano
di recupero e sviluppo reso concreto con una serie di interventi da
realizzare nell’ambito del Programma Fers 2014-2020, già programmati
dall’ente regionale. Un ventaglio di interventi per un valore oggi di 220
milioni di euro in aggiunta ai 450 milioni d’investimenti privati ed alle
risorse messe in campo per progetti dello
stesso ente per attrezzature ricettive, la rigenerazione ambientale e bonifica
dell’area, per creare un nuovo sistema di mobilità e per ridurre non solo il
disagio sociale ma anche per favorire azioni di sicurezza e legalità. “Per la
prima volta si mette mano ad un progetto di grande portata dal quale può finalmente
partire non solo lo sviluppo economico del litorale ma anche il settore delle
costruzioni dopo anni di crisi” afferma ad Affaritaliani
il vice presidente della Regione Campania con delega all’Ambiente e
all’Urbanistica, Fulvio Bonavitacola. Alla base del grande progetto è il
partenariato pubblico-privato. Una soluzione per la quale gli industriali si
sono sempre battuti, commenta il presidente di Confindustria Campania, nonché
di Unindustria Napoli, Ambrogio Prezioso. “Per portare avanti progetti del
genere c’è bisogno non solo del coinvolgimento del capitale privato, ma anche un’unica
regìa per azioni di sistema e funzioni di eccellenza sulla stregua di quanto
previsto per Pompei. Il litorale Domitio - Flegreo è vocato più di altre aree per
le attività turistiche e culturali, occorre pertanto che si proceda con una
logica di sistema tra pubblico e privato e con il metodo della trasparenza tra
le aspettative della politica e degli investitori”. Tra gli investimenti
previsti c’è il nuovo impianto di depurazione di Cuma per un comprensorio di
205 chilometri quadrati su cui vivono oltre 800mila persone, la realizzazione
del porto turistico a Castelvolturno - Villaggio Coppola Pinetamare per 1300
barche più 28 mega yacht e delle relative infrastrutture ricettive e impianti a
sostegno comprensivi di un parcheggio per 2500 posti auto, la realizzazione di
hotel ed attività commerciali. Il via alle singole gare di appalto è previsto per
i primi mesi del 2018, quando vedranno alla luce alcuni dei progetti già
avviati dalla Regione.
Eduardo Cagnazzi